Gestione fallimentare della Circumvesuviana, dai pendolari nuove accuse ai vertici Eav

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NAPOLI – I portavoce dei comitati pendolari vesuviani Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro tornano a denunciare i disagi vissuti da chi, quotidianamente, viaggia sui convogli della Circumvesuviana.

“I pendolari vesuviani per chi non conosce la realtà di questa ferrovia, possono sembrare persone rancorose, frustrate, anime rabbiose capitanate da ” arrevuotapopoli “. Non è così! I pendolari vesuviani rappresentano un popolo di viaggiatori, amanti traditi di quella che fu una gloriosa ferrovia. Basta leggere le cronache del tempo andato, gli scritti della Serao per capire la differenza tra quella ferrovia, in funzione anche nei giorni dell’ultima eruzione del Vesuvio e questa che oltre a riempire per i suoi disservizi pagine di cronaca e dare materiale a un sito satirico dedicato, non riesce a garantire un solo giorno di normalità.
È un popolo disilluso quello dei viaggiatori vesuviani. Hanno perso il treno e la fiducia nei vertici aziendali che nel corso degli anni non hanno mai tenuto fede agli impegni presi. Emblematica è la vicenda ultima, la nuova chiusura della linea di Baiano”.
“Riportata circa un mese fa sul sito aziendale come denunciato dai pendolari, poi rimossa senza dare nessuna spiegazione e alla fine confermata con un comunicato stampa copia incolla di una nota interna che aveva già scatenato le proteste dei pendolari. Questa è la cartina tornasole di una gestione decennale fallimentare. Una gestione che viene meno alla parola data! Un anno fa in una riunione con associazioni e pendolari presieduta dal direttore operativo e dal responsabile delle infrastrutture fu assicurato ai presenti che dopo la chiusura di tre mesi giugno-settembre 2025 sulla linea di Baiano non ci sarebbero state più interruzione per lavori. Successivamente il presidente di Eav sollecitato dai media a margine di una manifestazione di protesta dei comitato dichiarò ” i viaggiatori della Baiano alla riapertura avrebbero trovato una ferrovia più moderna e sicura “. Alla luce della nuova chiusura sembra proprio che tutto questo non sia avvenuto. Come è chiaro in Eav le parole non hanno peso, vengono liberate nell’aria come palloncini. In quella ormai famosa riunione le associazioni e i comitati fecero presente che il piano del servizio bus sostituitivi era carente e che comunque non consentiva la mobilità tra i territori serviti dalla linea ferroviaria. L’ osservazione fu accolta ma solo parzialmente tanto è vero che per tutto il periodo di sospensione del servizio non fu possibile raggiungere ad esempio Avella da Casalnuovo.
La normativa in merito obbliga Eav a garantire la stessa quantità e frequenza del servizio ferroviario soppresso, e su questo punto Eav è inadempiente, la regione assente nel suo ruolo di controllore.
La chiusura della Baiano contribuirà ad avere qualche treno in più a disposizione soprattutto sulla linea di Sorrento in vista del prossimo 2 giugno e dell’imminente stagione estiva. ma sarà un palliativo.
A ottobre, quando si spera riprenda il servizio sulla Baiano, ” non vogliamo fare la triste fine della ferrovia di Benevento” , il numero dei treni in servizio sarà ancora meno e i problemi aumentati”.