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Furti di rame a Ferrovie e compagnie telefoniche, smantellata organizzazione

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NAPOLI – Sette persone sono state arrestate in quanto ritenute membri di un’organizzazione criminale dedita al furto di ingenti quantitativi di rame rubato a Ferrovie dello Stato, gestori di telefoni, fornitori di energia elettrica, poi reintrodotti sul mercato, una volta ripuliti i documenti di provenienza attraverso circuiti non autorizzati.


La Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia ferroviaria coordinata dalla Dda di Napoli, con la collaborazione dal personale dei Compartimenti Polfer Lazio ed Emila Romagna, ha disarticolato un meccanismo organizzato, che vedeva coinvolte numerose aziende con passaggi fittizi, prestanome, documenti artefatti e trasporti simulati, e che riusciva a mascherare l’origine furtiva dei materiali metallici, con lo scopo di reintrodurli nella filiera lecita. I materiali, una volta legittimati, venivano trasportati presso le società metallurgiche del nord Italia. Alcune aziende, soprattutto del basso Lazio, cedevano materiali ferrosi (anzitutto rame), provento di precedente furto o di altri delitti, in favore dei soggetti campani. Venivano, all’atto della cessione e poi del trasporto, compilati dei documenti artefatti, per nascondere la natura del carico illecito condotto, l’origine dalla azienda cedente; in alcune occasioni, il carico viaggiava senza documentazione e, successivamente, avveniva il cosiddetto ‘giro di bolla’, vale a dire il mutamento della documentazione di accompagnamento del carico. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati diversi automezzi utilizzati per il trasporto illecito dei rifiuti e una società, principale impresa produttrice e cedente i rifiuti ferrosi di illecita provenienza in favore del sodalizio

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