Firenze, nel mirino ancora anziane vittime: recuperata la refurtiva di 3500 euro, oro e monili

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Firenze hanno deferito in s.l. un pluripregiudicato napoletano 33enne ritenuto autore di almeno due truffe in danno di anziane donne dell’aretino perpetrate nella mattinata di ieri. La metodologia adottata è l’ormai ben nota tecnica del “finto avvocato” o del “falso maresciallo” che contatta telefonicamente la vittima comunicandole che un proprio congiunto è stato vittima di un incidente stradale con feriti gravi, in conseguenza del quale è trattenuto in caserma, richiedendo il versamento immediato di una cauzione, da consegnare ad un emissario che a stretto giro si presenta a casa del truffato. Con questo “modus operandi” ieri mattina sono state raggirate due donne residenti nella provincia di Arezzo, che hanno consegnato denaro e monili al truffatore. La tempestiva attivazione delle Stazioni Carabinieri di Subbiano e Poppi e l’immediata attività d’indagine da loro svolta ha consentito l’individuazione di un veicolo sospetto, in fuga lungo la strada della Consuma, in direzione Pelago, dove è stata intercettata da una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pontassieve.

L’uomo alla guida, che palesava nervosismo ed insofferenza al controllo, è stato sottoposto a perquisizione sia personale che veicolare, all’esito della quale sono state rinvenute la somma in contanti pari ad € 3.450,00, numerosi monili in oro, un orologio da donna e persino una collezione di monete in argento celebrative dei Giochi Olimpici di Montreal 1976, variamente occultati sulla persona ed all’interno dell’automezzo. Le verifiche eseguite hanno poi consentito di ricondurre tutti i beni sequestrati al provento delle due truffe perpetrate poco prima, alle cui vittime, a conclusione degli accertamenti, sono stati immediatamente restituiti. Per l’uomo, peraltro gravato da numerosi precedenti, è scattata così la denuncia in s.l. per truffa aggravata e sostituzione di persona in concorso con altri complici, in corso di identificazione, termina la nota stampa.