CASAL DI PRINCIPE – Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, al falso e alla truffa.
Il sostituto procuratore Gerardina Cozzolino ha chiuso le indagini nei confronti di 52 persone coinvolte, ognuna secondo il proprio ruolo, a frodare le assicurazioni con falsi incidenti stradali. Il modus operandi era quello di reclutate soggetti non abbienti con fratture o lesioni pregresse per portarle con falsi documenti al Pronto soccorso degli ospedali di Maddaloni e Marcianise, dove trovavano medici ed infermieri collusi pronti a rilasciare falsi referti medici. I Capi e promotori dell’ organizzazione erano i fratelli Gianluca Di Sarno e Guglielmo Di Sarno, i loro uomini più fidati erano Antonio Abbatiello ed Emilio Acunzo. Negli ospedali di Marcianise e di Maddaloni c’erano medici complici come Domenico Fiorito, Salvatore Salvemini e Gennaro Rondinone e infermieri complici come Angelo Pamiero, caposala al pronto soccorso di Marcianise e Antonio Letizia che lavorava all’ archivio della Direzione sanitaria del nosocomio marcianisano. Poi c’erano altri medici come Andrea Cipullo della Casa di cura Santa Maria della salute a Santa Maria Capua Vetere, Raffaele Biello della Casa di cura Grimaldi di San Giorgio a Cremano e Luciano Cremona che lavorava nell’ ambulatorio di Ortopedia del Cardarelli. Le terapie mai eseguite erano attribuite ai ‘Centri fantasma’, studi diagnostici con carta intestata a Omnia Albatros, Socrate, Athena, Salus, Euro medic, Sme, Aelios, Dioscoride in cui venivano rilasciati referti firmati dai dottor Giuseppe De Santis e dal tecnico di radiologia Mario D’ Angelo. I centri erano intestati fittiziamente a Mariangela Masella, Vincenzo Campanile e Francesca Iodice, ma riconducibili per l’accusa a Raffaele Santangelo, Paolo Franco e Trombetti D’Orta. Francesco Russo poi rilasciava le fatture per sedute di fisioterapia mai eseguite.
Gmm