False fatturazioni, imprenditori condannati. Esclusa l’ aggravante mafiosa

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PASTORANO – Per evasione fiscale e un giro di false fatturazioni, il gup Carla Sarno del tribunale di Napoli ha condannato a quattro anni di reclusione l’imprenditore casertano Antonio Caliendo, a tre anni e mezzo Ersilia Carano, a tre anni Gaetano Marrapese, a tre anni Antonio Luca Iorio, a tre anni Alfonsina Russo, che dovrà pagare anche 4.400 euro di multa. Assolto Nicolino Iorio e non luogo a procedere per Maria De Gaetano per prescrizione.

Il giudice ha escluso l’ aggravante mafiosa. I pubblici ministeri della Dda Roberto Pascot e Fabrizio Vanorio avevano chiesto pene comprese tra i dieci anni ed un anno e otto mesi. Il vulnus dell’ accusa si basava su un rapporto di false fatturazioni tra la Ambienta srl che faceva riferimento a Iorio e Marrapese ed il gruppo di aziende di Caliendo. Gli imputati che non hanno chiesto l’ abbreviato sono stati rinviati a giudizio dal gup. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Carlo De Stavolta, Mirella Baldascino, Claudio Botti, Pasquale Diana e Gennaro Iannotti.

gmm