Ex statale per il monte Faito, tavolo tecnico tra i sindaci per i lavori di riqualificazione

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CASTELLAMMARE DI STABIA – Al via i sopralluoghi per la riqualificazione e la messa in sicurezza della ex Statale 269 del Faito, l’unica strada che partendo da Vico Equense porta alla montagna. Nel contempo si verificheranno le soluzioni possibili per la riapertura dell’altra strada che porta in vetta, quella che parte da Castellammare e attraversa l’area di Quisisana, chiusa da decenni.

Convocata dal consigliere delegato al Monte Faito della Città Metropolitana, Giuseppe Tito, si è tenuta questa mattina, nella Sala “Paolo Borsellino” della sede dell’Ente di Piazza Matteotti, la prima riunione del tavolo tecnico inter istituzionale cui è stato affidato il compito di ripristinare le migliori condizioni di agibilità per l’accesso alla montagna, diventate più difficili dopo il tragico crollo della Funivia avvenuto lo scorso 17 aprile. Oltre al consigliere Tito, che è anche sindaco di Meta, erano presenti i sindaci di Castellammare, Luigi Vicinanza, di Vico Equense, Giuseppe Aiello, e di Pimonte, Francesco Somma, insieme con i tecnici della Città Metropolitana, della Regione Campania e dei comuni, oltre ai rappresentanti dell’Associazione Pro Faito.

“Oggi abbiamo avuto un incontro molto proficuo – ha affermato Tito al termine della seduta – perché abbiamo messo al tavolo tutti i soggetti competenti sulla questione, assumendo delle decisioni che prevedono la partecipazione di tutti, ciascuno secondo il proprio ruolo. “Per quel che concerne l’altra strada, quella che parte da Castellammare via Quisisana, il Comune di Castellammare – ha annunciato il sindaco Vicinanza – già prima della tragedia del giovedì santo aveva partecipato a un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri con un progetto di riapertura per un ammontare di 10 milioni di euro, mentre altrettanti sono già stati resi disponibili da parte della Regione Campania per la regimentazione dei rivi che dalla montagna scendono a valle, in maniera da mettere in sicurezza la strada stessa”.