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ESCLUSIVA – Bernardo (Pres. ANVA Confesercenti): “Il rammarico è che si parte sempre dalla chiusura dei mercati”

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Durante la trasmissione “Il Tavolo della Domenica” in onda su Teleprima è intervenuto Sebastiano Bernardo, Presidente Regionale e Provinciale di ANVA Confesercenti.

ANVA CONFESERCENTI – “L’ANVA Confesercenti è l’associazione nazionale venditori ambulanti, siamo il sindacato dei lavoratori aderenti a Confesercenti e voglio dire che siamo un vero indotto lavorativo con oltre 200.000 imprese a livello nazionale, 30.000 a livello regionale e 10.000 a livello provinciale. Il primo obiettivo è di difendere i nostri associati e dunque non facendo chiudere i mercati e poi di equipararli alle altre forme di commercio. Questa discriminazione noi non la accettiamo più. Il nostro lavoro è antichissimo, ma difenderlO è difficile per via degli scontri con i sindaci che per motivi di salvaguardia dei cittadini chiudono i mercati cercando di tamponare il più possibile il contagio. Il nostro rammarico è che si parte sempre da noi e non mi spiego il perché avviene questo con centri commerciali e supermercati pieni. Il mercato è un luogo sicuro perché noi lavoriamo all’aperto”.

PROBLEMI COVID – “Noi siamo operatori responsabili, con mascherine e gel igienizzanti e cerchiamo di far rispettare le distanze di sicurezza. Gli operatori fanno la loro parte, ma c’è stato un calo di presenze a causa del coronavirus. Le difficoltà sono tante, soprattutto con danni commerciali trovandoci con i furgoni pieni di merce invenduta. Il problema è anche economico perché non ci sono stati incassi e ci sono famiglie in difficoltà; noi abbiamo avuto delle somme dallo Stato ed anche dalla Regione Campania che ringraziamo, ma molti colleghi non hanno ancora avuto i primi aiuti. Non va nascosta la paura ed oggi anche pensare di acquistare più prodotti rischia di ritorcersi contro viste queste chiusure a singhiozzo”.

PROTESTE – “Ci sono state tante proteste regionali ed abbiamo organizzato presidi sotto le Prefetture della Regione per cercare di evitare queste chiusure ed ottenere un tavolo con i rappresentati di categorie per evitare di colpire queste imprese di natura familiare. Ad Avellino il mercato è ancora chiuso ed Alife il mercato è stato chiuso per molti mesi. Non è pensabile pensare di uscire per andare a lavorare e trovare il luogo chiuso. Vogliamo certezze per le imprese e le nostre famiglie. Se c’è una zona rossa deve essere per tutti”.

RISTORI E CANONI – “Come ristori abbiamo ottenuto qualcosa, sia pure non in modo eccellente, anche perché alcuni nostri colleghi non li hanno ricevuti. I canoni? C’è stato l’esonero fino al 31 marzo, ma vista la situazione delicata chiederemo l’esonero fino al termine del 2021. Noi le richieste le abbiamo fatte, aspettiamo risposte dalle nostre controparti. Ci tolgono il lavoro e ci chiedono di pagare”.

ISTITUZIONI ED ASSOCIAZIONI – “In generale i rapporti sono buoni soprattutto per fare il bene delle aree mercatali, ma in questi momenti di chiusura troviamo più di qualche difficoltà a dialogare con le Amministrazioni Comunali, mentre non ci sono particolari problematiche con le Prefetture. Rapporti con le altre associazioni? In genere ci incontriamo anche con altre sigle sindacali ed andiamo a braccetto con loro perché siamo le uniche due associazioni riconosciuti a livello nazionale e locale, in una situazione del genere ‘l’unione fa la forza’ ed aiuterà la categoria”.

AUSPICI – “Il primo auspicio è che scompaia il virus e si possa ritornare alla normalità quanto prima, con la speranza di rivedere i mercati affollati come un tempo. Ci si augura che con gli aiuti si possa ritornare a lavorare anche con i mercati coperti, non possiamo più permetterci di perdere giornate di lavoro per i fenomeni atmosferici”.

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