Elezioni Campania: 8 posti già assegnati. Ci saranno consiglieri regionali uscenti che non verranno rieletti. Ecco i dati

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NAPOLI – Nella Regione Campania è già cominciata la partita elettorale. Non siamo ancora in piena campagna, ma il movimento è tutto un rincorrere di voci fatto di calcoli, tensioni interne e promesse incrociate. Entro fine luglio, i nomi dei candidati alla Presidenza saranno ufficiali. Il clima non è dei più sereni. Anzi, è rovente come il caldo di stagione.

La definizione delle candidature è diventata una vera e propria partita a scacchi: nel centrosinistra il nodo irrisolto ha sempre il nome di Vincenzo De Luca. Il governatore uscente non ha sciolto il dilemma: correre con il Pd o contro, con un terzo polo autonomo? Nel centrodestra, invece, si gioca la grana Fulvio Martusciello: non è sicuramente un elemento unificante, ma nemmeno facilmente accantonabile. E intanto, tra veti incrociati e sondaggi informali, la quadra sembra lontana.

Le scelte sono difficili, però, anche per i consiglieri. Nessuno si sente sicuro, mai come questa volta. In provincia di Caserta, dove il consenso è segmentato ma rigido, il numero degli uscenti — otto — coincide perfettamente con il numero dei posti teoricamente blindati. Tutti cercheranno di rientrare, ma 3 o 4 aspiranti rischiano seriamente di restare fuori.

La geografia politica, infatti, secondo calcoli molto realistici al momento sembrerebbe la seguente: PD: 1 seggio praticamente certo; M5S: 1 seggio; Sinistra: 1 seggio; Lista del Presidente: 1 seggio. Resterebbero fuori dai giochi: Italia Viva, Azione e Mastella.

Nel centro destra: Fratelli d’Italia: 1 seggio; Lega: 1 seggio; Forza Italia: 1 seggio; Lista del Presidente: 1 seggio. E gli altri? Solo portatori d’acqua, con chance residuali.

Il resto è rumore di fondo, chiacchiere da bar politico e tensioni metropolitane che difficilmente si trasformeranno in ribaltoni. I margini di manovra sono stretti.

Insomma, quello che resta da vedere, più che la corsa, è come le leadership locali e nazionali riusciranno a gestire le fratture interne. Perché i candidati alla Presidenza non sono solo nomi da mettere su un cartellone: sono simboli di visione, oppure errori strategici che potrebbero costare caro. La partita è già in corso, perdere il tempo vuol dire perdere il turno.

In foto da sinistra: Vincenzo De Luca, Edmondo Cirielli, Fulvio Martusciello, Giampiero Zinzi, Elly Schlein e Roberto Fico