Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Michele Cammarano, ha depositano una nuova interrogazione indirizzata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e all’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola. Il motivo è la delocalizzazione delle Fonderie Pisano, uno dei motivi più alti di inquinamento ambientale all’interno dell’aria urbana di Salerno, che dovrebbero essere trasferite nell’area di Buccino, sempre in provincia di Salerno, ma all’interno di una delle più importanti aree naturali protette campane.
“La zona industriale agroalimentare di Buccino”, spiega appunto Cammarano, “che sorge in una delle più importanti aree naturali protette campane e sottoposte a vincoli paesaggistici e ambientali della Riserva regionale, non è compatibile con la delocalizzazione delle fonderie Pisano. La Regione Campania informi i cittadini sulle ragioni che ci sono alla base della scelta del comune di Buccino quale sito della delocalizzazione delle fonderie”.
“Il testo unico della legge sanitaria”, continua Cammarano, “qualifica insalubri le industrie come le fonderie. Industrie, le fonderie Pisano, che producono manufatti in ghisa all’interno dell’area urbana della città di Salerno, quest’ultimo sito non più idoneo all’ubicazione di una industria pesante che avrà come nuova sede operativa la zona industriale di Buccino, l’area individuata dalla proprietà per avviare il processo di delocalizzazione”.
“Il Comune di Buccino, specifica poi Cammarano nell’interrogazione, “è stato inserito nell’elenco delle aree candidate alle agevolazioni per la riqualificazione industriale ed in particolare per il distretto industriale alimentare. E noi chiediamo se la giunta regionale è a conoscenza di quanto esposto e se la realizzazione di un’industria pesante, avulsa da qualunque filiera locale di sviluppo, sia coerente con un’area insediativa a forte valenza rurale, agroalimentare e naturalistica”.
“Delocalizzare le fonderie nella zona di Buccino”, conclude poi Cammarano, “equivale a deturpare un’area ad alta vocazione rurale, oltre che a mettere in pericolo la salute di un’intera comunità. Le fonderie sono un impatto devastante sull’ambiente e la salute dei cittadini, con inevitabili conseguenze anche sui terreni agricoli della zona. La regione ha il dovere di informare i cittadini sulle ragioni alla base di questa scelta deleteria”.