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De Luca: “Saltiamo il carnevale e manteniamoci tranquilli per evitare di far riaccendere il contagio”

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Torna a parlare durante la consueta diretta del venerdì il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il Governatore si è soffermato sulla questione covid, sottolineando l’importanza della mascherina all’aperto.

“La situazione del Covid va migliorando in maniera sensibile in tutta Italia e anche in Campania. Il Governo decide che da oggi non è obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno. In Campania abbiamo deciso diversamente: resta l’obbligo di indossare la mascherina all’esterno. Non è un grande sacrificio. Vorremmo evitare finzioni e prese in giro. Il Governo dice che non è obbligatorio l’uso, ma bisogna portarla in tasca e metterla in caso di assembramenti. Ma quando si passeggia in una strada commerciale come si fa a distinguere? Molto più semplice indossarla, visto che è obbligatoria sui mezzi di trasporto, nei locali al chiuso. Saltiamo il carnevale e manteniamoci tranquilli per evitare di far riaccendere il contagio. Vi invito a mantenere la mascherina all’esterno per qualche settimana”.

De Luca ha rimarcato l’importanza della vaccinazione per i bambini della fascia 5-11 anni, dando una stoccata alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni:

“Siamo soddisfatti, abbiamo superato le 150mila vaccinazioni per le prime dosi. Siamo quasi a 200mila con i richiami. Nonostante affermazioni irresponsabili di qualche esponente politico. L’onorevole Meloni ci ha comunicato che non intende vaccinare la sua bambina. Non sappiamo se l’abbia vaccinata con antipolio, antitubercolare, difterite e rosolia. Non so se ha chiesto il parere dei no vax. Prendiamo atto di comunicazioni che potremmo risparmiarci quando abbiamo responsabilità pubbliche.

Il Presidente ha parlato anche dei prossimi progetti della Regione sulle case di comunità e delle azioni della Sanità campana.

“Va avanti l’attività ospedaliera ordinaria. Al Cardarelli non si sono fermati i trapianti di fegato durante il Covid. Stiamo elaborando e presenteremo a fine febbraio il piano per realizzare 169 case di comunità. Una rivoluzione nella sanità che avvicina la medicina ai cittadini. Registriamo un’anomalia, nessuno parla di personale da impegnare nelle case di comunità e dell’avvio di procedure per avere nuovo personale che sarà indispensabile. Immaginiamo di impegnare lì anche centinaia di psicologi, medici, infermieri, radiologi, se riusciamo può essere una rivoluzione nell’organizzazione sanitaria del Paese”.

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