Nuovo dettaglio che emerge dalle analisi effettuate su Diego Armando Maradona, realizzate da esperti della polizia scientifica argentina sul sangue e le urine. Le stesse hanno escluso la presenza di alcol o stupefacenti, ma hanno evidenziato invece importanti tracce di psicofarmaci. Lo scrive oggi l’agenzia di stampa Telam.
I farmaci rilevati durante l’esame tossicologico sono venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone, e che alcuni di questi sarebbero aritmogeni, ossia capaci di produrre aritmie. La magistratura argentina dovrà quindi verificare se quei farmaci fossero adatti a un paziente con una malattia cardiaca cronica come quella di cui soffriva Maradona. Sulla base di questi risultati, che si aggiungono a quelli dell’autopsia dell’inizio di dicembre, l’idea dei tre procuratori che conducono le indagini è quella di convocare una commissione medica interdisciplinare per analizzare il caso e giudicare se la morte fosse evitabile, se c’è stata negligenza, e se qualcuno dei professionisti coinvolti.