NAPOLI – Un altro colpo di scena nel processo sulla morte di Diego Armando Maradona. Dopo le foto clamorose, mostrate in aula, delle condizioni fisiche in cui l’ex calciatore è stato lasciato morire, è stato arrestato un testimone per falsa testimonianza.
Si tratta di una delle guardie del corpo dell’ex giocatore argentino, Julio Coria. Aveva dichiarato in tribunale, a San Isidro, di non avere rapporti con uno degli imputati, il neurochirurgo Leopoldo Luque. Ma in aula il Pubblico Ministero ha mostrato che esistono numerose chat tra loro che provano il contrario. Per questo il pm ha chiesto e ottenuto, dai tre giudici che si occupano del caso, l’arresto immediato dell’uomo.
Nel processo che si sta celebrando in Argentina è sotto accusa tutto lo staff medico che si è occupato dell’ex calciatore e che era incaricato di seguire la degenza del Pibe de Oro, che era stato operato alla testa, e che si sarebbe dimostrato, secondo le accuse, negligente nelle cure.
Dalla relazione dei pm e dalle testimonianze rese nelle prime udienze è emerso, infatti, un sorprendente quadro di negligenza da parte delle persone incaricate di vegliare sulle condizioni di salute del campione argentino e idolo del Napoli.
