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Cgil, Landini alza i toni: “Lavoratori andrebbero vaccinati, non licenziati”

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Entro l’estate i lavoratori vanno vaccinati, non licenziati. E’ un errore da correggere quello del governo, mentre è del tutto sbagliata la scelta politica di un nuovo condono fiscale: un’offesa a chi paga sempre le tasse” – questo quanto dichiarato da  dice Maurizio Landini, segretario generale della Cgil,  anche in relazione al Dl Sostegni appena approvato. “Il provvedimento è sicuramente necessario, ma ci sono tre cose che non mi convincono proprio. La prima: la decisione di inserire in un decreto per sostenere l’economia, in questo drammatico momento, un nuovo condono fiscale. Che, come è evidente a tutti, non c’entra nulla con il lavoro, la povertà, l’emergenza. Anzi, è un modo di offendere chi le tasse le paga sempre anche per garantire, non dimentichiamolo, i diritti e i servizi a chi le tasse, invece, le evade”.

“Questa dovrebbe essere una fase di coesione sociale, di unità del Paese – dice Landini – Invece aver stabilito che da luglio, in teoria, le imprese industriali potranno ricorrere ai licenziamenti collettivi mentre per gli altri settori di attività continuerà il blocco fino ad ottobre dividerà il Paese. Una decisione incoerente rispetto all’impegno del governo di arrivare in autunno ad una riforma condivisa, grazie al confronto aperto, degli ammortizzatori sociali. Penso, lo ripeto, che in questo momento i lavoratori andrebbero tutti vaccinati e non licenziati”.

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