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News - page 103

Notizie di politica, cronaca, attualità.

Treviso, individuati 295 evasori totali, oltre 12 milioni di euro sottratti a tassazione

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I Reparti territoriali del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso, nell’ambito delle iniziative assunte a garanzia dell’equità fiscale, a partire dai primi mesi dell’anno in corso, hanno sviluppato, di concerto con l’INPS (con il quale la Guardia di Finanza ha stipulato un protocollo d’intesa a livello nazionale, che ha come focal point il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie del Corpo), una mirata analisi di rischio, che ha consentito di individuare numerose posizioni riferite a lavoratori domestici, in regola con il rapporto di collaborazione e con il versamento delle ritenute previdenziali, ma inadempienti sotto il profilo della presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini IRPEF per le annualità che vanno dal 2017 al 2021.

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Arezzo, arrestato in E45 un 20enne con 30kg di marijuana e hashish

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Un 20enne, originario dell’Est Europa e residente nel frusinate, è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Arezzo e di Forlì per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. È accaduto nella tarda serata tra il 25 ed il 26 ottobre, allorquando gli investigatori della Squadra Mobile aretina, coordinati sul campo dal dottor Sergio Leo, notavano un’autovettura sospetta all’altezza di Sansepolcro ed iniziavano un servizio di pedinamento nei suoi confronti. Gli operatori, insospettiti dall’andamento del mezzo, seguivano il conducente anche quando questi imboccava la SS 3 bis Tiberina – E45 con direzione Cesena.

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Sanremo, arrestato ladro seriale, colto in flagranza di reato

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Nel pomeriggio di lunedì una la squadra volante del Commissariato di P.S. di Sanremo, alle ore 17.00 circa, mentre transitava in questa Piazza San Siro, veniva fermata da un cittadino il quale riferiva di aver appena subito il furto del proprio telefono cellulare mentre si trovava all’interno di un’attività commerciale sita nei pressi della Cattedrale S. Siro.

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Ancona, traffico di rifiuti: 5 arresti per corruzione e turbativa d’asta

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In queste ore, 30 Carabinieri Forestali del Gruppo di Ancona, 30 Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona e 10 militari della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Ancona stanno eseguendo misure cautelari personali e reali a carico di 5 soggetti e 1 società, disposte dal GIP del Tribunale di Ancona, nell’ambito di un’indagine iniziata nel 2020 e diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Ancona.

Un imprenditore di un’azienda con sede nel comune di Jesi (AN) è stato condotto in carcere, mentre 4 persone, tra le quali un altro imprenditore e tre pubblici ufficiali, sono state collocate agli arresti domiciliari, accusate a diverso titolo dei delitti di attività organizzata per il traffico illecito di oltre 2.000 tonnellate di rifiuti, anche pericolosi, di varia natura, nonché per corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa ai danni dello Stato.

Disposto inoltre il sequestro di denaro per un totale di € 82.420, attraverso il blocco dei conti correnti bancari e postali di una società con sede legale in Jesi (AN), i cui amministratori sono accusati di aver posto in essere un giro di tangenti per ottenere appalti pubblici e smaltire illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti.

Le indagini, iniziate nel 2020, nella prima fase hanno riguardato gli abbandoni di rifiuti in aree non autorizzate ed i conferimenti illeciti presso il centro di raccolta di Jesi (AN). Dopo aver accertato un sistema non lecito di conferimenti di oltre 1.600 tonnellate di rifiuti da demolizione e vegetali, provenienti da attività imprenditoriali e illegalmente conferiti al centro di raccolta di Jesi (AN), l’attenzione degli investigatori si è rivolta anche al settore degli appalti pubblici.

È stato così possibile portare alla luce un sistema consolidato di favori e tangenti posto in essere dagli amministratori di fatto di un’impresa con sede legale nel comune di Jesi, i quali, al fine di massimizzare illecitamente i profitti e facendo leva sulla corruzione di tre pubblici ufficiali impiegati presso l’A.S.T. di Ancona, l’INRCA di Ancona, la Società Jesiservizi (che gestisce il centro di raccolta rifiuti di Jesi) e un professionista incaricato quale custode giudiziario di un’area oggetto di fallimento, ottenevano lavori pubblici attraverso turbative d’asta e smaltivano illegalmente 59 tonnellate di rifiuti di varia natura.
In particolare, le indagini relative agli appalti irregolari hanno riguardato opere realizzate nell’ultimo triennio presso strutture sanitarie della provincia di Ancona. Le anomalie hanno interessato tanto la fase di affidamento degli incarichi, quanto la successiva fase della materiale esecuzione degli appalti. Durante le attività, è stato individuato il pagamento in contanti della tangente ai pubblici ufficiali che avrebbero fornito informazioni riservate inerenti alle procedure di gara. Gli stessi imprenditori favoriti, dopo essersi aggiudicati l’appalto, al fine di conseguire un indebito abbattimento dei costi, avrebbero altresì eseguito i lavori non rispettando le condizioni contrattuali grazie alla connivenza dei suddetti dipendenti pubblici che, consapevolmente, non avrebbero vigilato sull’esecuzione dei medesimi.

Dal punto di vista dei reati ambientali, è risultato che gli imprenditori indagati avrebbero smaltito terre contaminate da idrocarburi pericolosi in una buca dislocata negli spazi di pertinenza di un asilo nel comune di Jesi e altre 72 tonnellate di rifiuti di varia natura occultati in una buca di 800 metri cubi scavata in un’area oggetto di fallimento.

Sarebbe stato altresì accertato lo smaltimento di oltre 325 tonnellate di rifiuti di varia natura, tra i quali terre contaminate da idrocarburi presso una ex cava di proprietà dell’impresa indagata e in particelle demaniali site sulla sponda sinistra del fiume Esino vincolate paesaggisticamente.
L’Autorità Giudiziaria dorica ha pertanto disposto anche il sequestro preventivo dei tre siti oggetto di smaltimenti illegali dei rifiuti.

Si rappresenta che per il principio della presunzione di innocenza la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

L’entità dell’operazione, a tutela dell’ambiente e del buon andamento della Pubblica Amministrazione, testimonia l’unità di intenti dell’Autorità Giudiziaria e delle Forze di Polizia nel contrastare le più insidiose forme di illegalità i cui effetti ricadono sulla salute della collettività e danneggiano gli onesti, facendo aumentare i costi dei servizi pubblici, a danno della loro efficienza.

COMUNICATO STAMPA

Somma Vesuviana (NA), apertura del Cimitero tutti i giorni fino al 2 novembre, dalle 7.30 alle 17

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“L’ordinanza da me firmata, stabilisce anche la sospensione di tutte le attività edilizie, fino al 2 Novembre, – spiega  Salvatore Di Sarno – sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano – incluso, ad eccezione di quelle strettamente connesse alla inumazione e tumulazione dei defunti. Nei prossimi giorni, comunicheremo eventuali disposizioni in merito alla mobilità”.

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Mozzarella Dop, ecco il nuovo CdA del Consorzio di Tutela. Nell’organismo elette anche due donne under 35

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L’assemblea dei soci ha eletto ieri i nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che resteranno in carica per il prossimo triennio. Tra gli eletti figurano anche due donne under 35, mentre l’età media dei consiglieri è di 40 anni. Si riflette così anche nel voto il percorso di ricambio generazionale che sta vivendo il comparto.

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