Caos davanti alla regione. Tra pro Dad e no-Dad finisce ad ombrellate

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Un diverbio futile per una mascherina abbassata ha fatto scaldare decisamente gli animi davanti alla sede della Regione Campania a Napoli, dove si sono incontrati ieri piccoli gruppi di genitori, alcuni favorevoli al proseguo della Didattica A Distanza (DAD) altri nettamente contrari. Tutto è iniziato dopo uno scambio di vedute rispetto al tema del rientro a scuola in presenza.

“Sono stato aggredito perché ho espresso un parere a una persona senza mascherina e non ho alzato un dito. Tra i No Dad ci sono No Mask, negazionisti. Sono agguerriti e violenti”. A parlare è Ferdinando Piciccio, amministratore del gruppo ‘Tuteliamo i nostri figli in Campania’, favorevole alla Dad, che conta 26200 iscritti, e che oggi davanti alla sede della Regione Campania ha ricevuto un ombrello in testa in occasione del presidio dei No Dad.

“La Dad – afferma – è un’opportunità che ci consente di vedere i nostri figli studiare e avere un’istruzione. Mi domando perché, in questo momento dovremmo chiudere in un’aula i nostri ragazzi esponendoli al rischio di contagio quando invece altri luoghi come cinema e teatri sono chiusi. Crediamo – aggiunge – che sia indispensabile tutelare prima di tutto la salute anche perché abbiamo visto morire i nostri cari, soffrire gli amici: ora è il momento di essere prudenti e attenti e la Dad è il giusto compromesso”, continua Piciccio.

In piazza c’erano anche alcuni studenti delle scuole superiori che chiedevano un rientro in classe ma solo in completa sicurezza.