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Campania: al via al nuovo Piano vaccinale

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Parte a rilento in Campania, con poco più di 700 terze dosi somministrate, l’avvio del nuovo Piano vaccinale che, in prima battuta, mira a consolidare lo scudo anti Covid ad una platea di 52 mila pazienti immunodepressi.

Si tratta di 10 categorie di malati (dai trapiantati sotto terapia antirigetto ai dializzati, dagli oncologici ai malati di patologie autoimmuni) per i quali la puntura aggiuntiva funziona come completamento del ciclo primario fatto di due dosi a compenso della ridotta efficienza del sistema immunitario. Una conseguenza delle patologie da cui sono affetti o della terapia a cui sono sottoposti. Al via, a macchia di leopardo, tra le varie Asl, anche le somministrazioni delle terze dosi agli anziani residenti nelle Rsa (circa 10 mila in Campania) da vaccinare in anticipo rispetto al cronoprogramma nazionale come suggerito dal presidente della Regione Vincenzo De Luca.

A Napoli, presso i centri vaccinali della Mostra d’Oltremare, ex Fagianeria e Stazione Marittima e nei 10 distretti di base a fine giornata si sono contate una quarantina di terze dosi a pazienti giunti con accesso diretto e senza prenotazione: 21 alla Mostra, 5 alla Stazione Marittima, altrettanti alla Fagianeria, 4 al distretto 27 e 1 al distretto 32, le altre sul territorio. Da aggiungere una decina di punture assicurate dalla rete dei medici di famiglia e sporadici accessi in farmacia. Per i non deambulanti, da raggiungere a domicilio, la verifica per il titolo alla dose aggiuntiva è compito dei dalla rete dei medici di base.

“Abbiamo iniziato a reclutare i pazienti partendo dalla conoscenza della popolazione assistita – spiega Luigi Sparano, responsabile del maggiore sindacato di categoria (Fimmg) a Napoli – e li vaccineremo nei nostri studi o nelle sedi delle reti territoriali. L’impresa più difficile resta smuovere le resistenze degli esitanti alle prime dosi”.

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