SAN FELICE A CANCELLO – Un nuovo drammatico episodio si è verificato nelle ultime ore nella frazione di Cancello Scalo, a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Una ragazza di appena 17 anni, identificata con le iniziali L.S., è precipitata dal balcone della propria abitazione in via Napoli, a pochi passi da piazza Castra Marcelli. Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un gesto volontario: un possibile tentativo di suicidio. Si ipotizza, tra le cause, una delusione d’amore.
La giovane è stata trovata a terra, all’interno di un portone condominiale, in condizioni serie ma cosciente. Sul posto sono intervenuti tempestivamente polizia, carabinieri, due ambulanze e un’automedica. La ragazza è stata trasportata d’urgenza in ospedale, seguita dalla madre, visibilmente sconvolta. I carabinieri hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica e i motivi del gesto. Si stima che sia caduta da un’altezza di circa 4-5 metri.
Ma questo episodio non è un caso isolato. Da tempo si susseguono notizie di adolescenti che tentano gesti estremi, spesso nel silenzio e nell’invisibilità del disagio che vivono. Cosa sta succedendo nella mente dei nostri ragazzi? Cosa li spinge a pensare che la soluzione a un dolore possa essere la fine della vita?
Viviamo in un tempo dove la pressione sociale, l’iperconnessione digitale, le aspettative familiari e il senso di solitudine generano un mix devastante per le personalità in formazione. I giovani faticano a chiedere aiuto, spesso perché si sentono incompresi o giudicati.
Di fronte a questi segnali d’allarme, non possiamo restare indifferenti. È urgente avviare un serio confronto nelle scuole, nelle famiglie, nei servizi territoriali. Servono sportelli di ascolto, più psicologi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione che parlino il linguaggio dei ragazzi e li raggiungano davvero.
Il dolore adolescenziale va preso sul serio. È tempo di ascoltare, di intervenire, di non lasciare soli questi ragazzi prima che sia troppo tardi.
Carlo Pace