NAPOLI – Un bambino di due anni è ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Santobono dopo aver ingerito una pericolosissima batteria a disco.
Il bambino è stato sottoposto ad intervento chirurgico effettuato nella notte tra venerdì e sabato da una equipe multidisciplinare coordinata da Giovanni Gaglione, direttore della Uoc di Chirurgia Pediatrica d’Urgenza e composta da anestesisti (Alessandra Alifuoco e Giovanna Mastrominico); chirurghi (Maria Chiara Cianci, Francesca Lalla e lo stesso Gaglione) e la gastroenterologa Cristina Bucci. È stata la sorellina del bimbo ad accorgersi dell’ingestione di un corpo estraneo e a lanciare l’allarme. Il piccolo aveu difficoltà nella deglutizione e abbondante salivazione. Immediata la corsa verso l’ospedale di Aversa, il più vicino a casa. I primi accertamenti svolti dai medici del Moscati hanno consigliato il trasferimento al Santobono con una ambulanza. Al presidio del Vomero sono stati effettuati nuovi controlli e, da un attento esame radiografico, si è capito che il corpo estraneo fermatosi in esofago era una disk battery ormai aderente all’esofago con una progressiva necrosi dei tessuti. Inutili i tentativi di rimozione per via endoscopica. Si è quindi deciso di procedere con un approccio chirurgico direttamente attraverso il collo nell’esofago cervicale. La batteria, infatti, era ormai incastrata nell’esofago e rischiava di perforare la trachea e danneggiare l’aorta. Il piccolo è ora ricoverato in terapia intensiva non più in pericolo di vita, ma ancora in prognosi riservata e sotto stretto monitoraggio per valutare l’evoluzione dei danni riportati all’apparato digerente.