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Bimba sbranata, doppia versione del padre sottoposto a test tossicologici. Aperta l’inchiesta

in N-Style/News by

ACERRA – Ha raccontato che sua figlia era stata aggredita da un cane randagio il papà della piccola Giulia, la bimba di nove mesi morta sbranata dal pitbull di famiglia.

Un racconto reso ai sanitari della clinica Villa dei Fiori di Acerra dove l’uomo, 25 anni, ha portato la sua piccola dopo essersi accorto della tragedia avvenuta in casa.

Una versione poi cambiata davanti agli agenti della polizia del locale commissariato, ai quali ha spiegato di essersi addormentato in attesa del rientro della moglie, impegnata nella pizzeria dove lavora, così come la piccola, che aveva adagiato sul lettone. Il giovane papà ha portato la piccola ormai incosciente nel vicino ospedale poco prima della mezzanotte e mezza, ed i sanitari hanno subito capito la gravità delle ferite al volto ed alla testa. Giulia, in arresto cardiocircolatorio, è morta nel pronto soccorso della clinica poco dopo il suo arrivo.

Indagini della polizia

Ora sulla dinamica dell’aggressione indaga la polizia di Stato, e sulla vicenda la Procura di Nola ha aperto un fascicolo e disposto l’esame autoptico. L’abitazione posta al primo piano di uno dei palazzi del rione Ice Snei, è stata posta sotto sequestro in attesa dei rilievi necessari a stabilire quanto accaduto. Nel quartiere dove la piccola Giulia viveva insieme ai genitori, si parla però di tragedia annunciata. “Quel cane la scorsa estate era scappato ed aveva aggredito un cagnolino portato a spasso da una dog sitter – hanno spiegato i residenti – avevamo detto che doveva essere chiuso perchè pericoloso. Ma i due giovani genitori non hanno capito la pericolosità dell’animale. Sono brave persone, due ragazzi che lavorano duramente. Lei in pizzeria, lui fa il barista. Ma quel cane non poteva stare libero in casa con una bambina piccola”.
    Giulia avrebbe compiuto un anno il prossimo aprile. Una bimba solare, dicono i vicini, che non aveva paura del cane a differenza dei residenti del quartiere. I genitori, sotto choc, sono ora insieme ai familiari. “Brave persone – hanno sottolineano alcuni conoscenti – lei, molto devota, si può dire che è cresciuta in chiesa. Ed ha conosciuto il marito proprio frequentando la chiesa. Ma hanno sottovalutato il cane”. La tragedia ha scosso l’intera comunità, a partire dal sindaco Tito d’Errico: “A nome di tutta la comunità di Acerra rivolgo una preghiera per l’anima della piccola Giulia, tragicamente volata in cielo troppo presto”. Cordoglio anche dalla parlamentare del M5S, Carmela Auriemma, originaria di Acerra, la quale ha sottolineato che la morte “così tragica della piccola Giulia lascia sgomenti e trascina la nostra comunità in un senso di impotenza e vuoto. Episodi del genere non dovrebbero mai accadere”.

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