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Avellino, Archeoclub inaugura un ciclo di eventi

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Domani, Sabato 15 Maggio alle ore 18.30 ad Avellino prenderà luogo con un evento davvero originale che si svolgerà nella Chiesa di San Francesco D’Assisi a Borgo Ferrovia, con azioni teatrali accanto ai prestigiosi affreschi. L’evento “Sguardi sulla pace” sarà in presenza solo per le autorità e per la stampa. E’ l’inaugurazione delle attività di Archeoclub ad Avellino, alla presenza del sindaco Gianluca Festa e del Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio. 

Un grande evento-spettacolo  nato in collaborazione con il Teatro d’Europa di Cesinali (Av) e che vedrà la partecipazione del Maestro Ettore De Conciliis. “Sguardi sulla pace” vuol essere non solo un momento inaugurale ma anche foriero di riflessione e speranza; il focus, infatti, è rappresentato dal Murale della Pace, opera realizzata nel 1965 dal pittore avellinese Ettore de Conciliis nella chiesa di San Francesco d’Assisi al Borgo Ferrovia. Sarà lo stesso insigne maestro de Conciliis a raccontare, direttamente dal suggestivo scenario, le emozioni e i sussulti profondi che lo hanno accompagnato durante la realizzazione della monumentale ed evocativa opera.

Lo spettacolo, un monologo scritto dall’attrice Angela Caterina, con la regia di Alex Dello Iacono e interpretato da Luigi Frasca, attore, regista e direttore artistico del Teatro d’Europa, avrà come filo conduttore il tema dell’opera e si snoderà lungo un racconto descrittivo e, al contempo, ricco di suggestioni emotive. L’evento verrà trasmesso in diretta facebook e mediante la piattaforma certificata meet, alla quale sarà possibile accedere tramite il link indicato nel programma. “L’Archeoclub di Avellino inaugura il suo ciclo di attività proponendosi di dare inizio a un percorso condiviso in cui emerga il senso profondo di una speranza che possa oltrepassare le difficoltà contingenti e nutrirsi ogni giorno di attimi di eternità”, annuncia Ilenia D’Oria, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Avellino.

Con il sindaco di Avellino, Gianluca Festa e i Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia, Rosario Santanastasio, domani, Sabato 15 Maggio, alle ore 18 e 30, inaugurazione delle attività di Archeoclub d’Italia ad Avellino. Si ripartirà dal teatro nel cuore della Chiesa di San Francesco d’Assisi a Borgo Ferrovia, con il Murale della Pace accompagnati da monologhi teatrali.  Sarà presente anche il Coordinatore Archeoclub d’Italia della Campania, Michele Martucci. L’evento è aperto esclusivamente alle autorità e alla stampa. Il pubblico potrà seguirlo in diretta dalle piattaforme social di Archeoclub d’Italia Avellino.

“Riscopriamo il valore della cultura. In una società divenuta schiava del tempo e che talora non osa più chiedersi il senso di sé, un’associazione culturale si configura come un “microcosmo” in grado di opporre una tenace resistenza al tempo. Riscoprire l’anima della memoria storica e collettiva significa, tra l’altro, aiutare le giovani generazioni a riflettere sul valore della storia stessa e delle sue istanze formative, e offrire loro la possibilità di stabilire un contatto profondo con la propria interiorità.

L’Archeoclub di Avellino nasce dalla motivazione e dalla spinta emotiva di un gruppo di giovani docenti i quali hanno scelto di intraprendere un viaggio nell’ “oltre – tempo” per riportare alla luce il passato – ha concluso Ilenia D’Oria, Presidente Archeoclub d’Italia Avellino – e far emergere il valore di una memoria costruita e sollecitata dall’ascolto e dal senso di appartenenza. Un’associazione come l’Archeoclub può rappresentare, infatti, un contesto formativo complementare di educazione alla vita, in cui abbracciare un’esperienza profonda di interazione culturale e costruire un ponte dialogico fra la dimensione dell’io e quella del noi. A tal fine, la sede locale di Avellino intende proporre iniziative volte alla riscoperta di luoghi poco noti, come la chiesa di San Nicola dei Greci, risalente al X secolo, alla valorizzazione di zone e monumenti abbandonati, tra cui figura senz’altro il Castello edificato tra l’884 e l’896 dal gastaldo Adalfiero I, nonché percorsi condivisi di crescita e approfondimento, “passeggiate” didattiche, allestimento di mostre, presentazioni di libri e momenti di riflessione che possano alimentare la curiosità e la dimensione dell’attitudine indagatrice di quanti vorranno avvicinarsi a questo nuovo contesto culturale. Ogni azione dell’uomo, infatti, lascia il segno; la memoria restituisce al passato la propria voce interiore e un orizzonte di senso, e ci ricorda che dentro ognuno di noi scorre e scorrerà per sempre un eterno battito di umanità. Siamo pronti per accompagnare l’Italia lungo la salita della ripartenza”.

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