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Il mondo del wedding alza la voce, pronta a cambiare l’ordinanza di De Luca

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Ci sarà un cambiamento nell’ultima ordinanza regionale del Governatore De Luca dopo la riunione tra l’Unità di Crisi e i rappresentanti del comparto wedding, che hanno segnalato la grave crisi del settore annunciando un nuovo protocollo di sicurezza, in relazione alle cerimonie che sarà più rigoroso e nel contempo darà la possibilità di svolgere le stesse nel mese di ottobre compatibilmente con la situazione epidemiologica della Campania, probabilmente eliminando il limite dei 20 invitati.

Dopo l’emanazione dell’ordinanza e il relativo chiarimento, “un numero considerevole di cerimonie di nozze si stanno spostando fuori Campania con possibili conseguenze non solo sul piano economico ma anche sanitario, relativo alla mobilità e alla carenza di controlli – fa sapere De Luca – Inoltre, sul piano sociale, è stato segnalato il rischio per gli stagionali rispetto al conseguimento degli ammortizzatori sociali. Alla luce di questo, l’Unità di Crisi ha deciso di consentire con forme di controllo più rigorose rispetto al precedente protocollo, l’organizzazione delle cerimonie di matrimonio senza dare al momento alcuna scadenza, se non quella di un esame periodico, ogni 15 giorni con i rappresentanti del comparto, della situazione epidemiologica”. A margine della riunione, con un forte richiamo al senso di responsabilità di tutti, si è discusso anche degli assembramenti notturni. I luoghi di aggregazione della movida, in tutta la regione, saranno ancor di più monitorati in questo fine settimana prima di ulteriori drastiche decisioni.

Nei parchi urbani napoletani è Sos rifiuti: ecco i dati dell’indagine Park litter 2020

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Ci sono gli onnipresenti e perpetui mozziconi di sigarette e ci sono i tanti pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine. La piaga dei giardini pubblici napoletani è stata accertata da un monitoraggio di Legambiente presso 10 parchi pubblici nella città di Napoli (Parco di Scampia – Parco Poggio, Parco Massimo Troisi,Parco Mascagna, Parco Viviani, Villa Comunale, Parco Re Ladislao, Parco Attianese, Parco Mianella, Parco Totò.

Il dato di Legambiente è stato reso noto in occasione di di “Puliamo il mondo 2020 “, che vede oggi e domani l’associazione impegnata, come accade da 28 anni, nella campagna per raccogliere rifiuti abbandonati e promuovere comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Sostenibilità ambientale, impegno civile, senso di comunità e inclusione sociale, ma anche sport e attività fisica saranno le parole chiave al centro di questa 28esima edizione che sarà il primo grande appuntamento di volontariato ambientale nell’Italia dell’emergenza Covid-19. Motto scelto per Puliamo il mondo 2020 sarà “per eliminare le tossine a volte basta un cestino. Fai l’attività fisica che fa bene a te ma anche all’ambiente”. Una frase semplice ma diretta per invitare le persone, dopo i lunghi mesi di lockdown e il periodo estivo, a fare un po’ di sana attività fisica iniziando con l’aiutare anche l’ambiente e ripulendo nel nostro piccolo il mondo.Appuntamento centrale di Puliamo il Mondo con diretta Rai3 domenica 27 settembre a Napoli, presso la Galleria Umberto. Tutti gli appuntamenti saranno organizzati nel pieno rispetto delle normative anti-covid

Ritornando all’indagine Park Litter di Legambiente ha visto la prevalenza di mozziconi di sigarette, pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine tra i rifiuti abbandonati nelle aree verde nel monitoraggio dei 10 parchi pubblici nella città di Napoli nei quali sono stati effettuati 10 transetti di monitoraggio di 100 metri quadri ciascuno, per un totale di 1000 metri quadri. I cestini per la raccolta dei rifiuti sono presenti in 9 dei 10 parchi monitorati: solo in 1 invece mancano completamente; laddove sono presenti, solo nel 55% dei casi (5 su 9) sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Poiché una delle maggiori cause della dispersione deli rifiuti nell’ambiente è il vento, nel monitoraggio è stata riportata la presenza o meno di chiusura o copertura dei cestini presenti: solo in 4 parchi su 10 (44%) è presente questa caratteristica utile a prevenire la dispersione di materiale.

Nel questionario Park Litter la presenza di tombini e canali di scolo è stata rilevata in 9 dei 10 parchi monitorati (90%). Questo parametro è stato rilevato in quanto uno dei principali vettori di rifiuti in ambiente marino sono proprio i canali e i corsi d’acqua spesso collegati con la rete fognaria urbana e la principale fonte dei rifiuti è la cattiva gestione di quelli di origine urbana.   Nel 20% dei parchi (2 su 10) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine e tavoli da pic-nic, in presenza di cestini strabordanti, tra siepi o cespugli e in alcuni casi nell’area giochi per i bambini. Fontanelle o distributori di acqua potabile sono presenti nel 80% dei parchi monitorati (8 su 10).Per quanto riguarda i DPI: le mascherine monouso sono state rinvenute solo nel Parco Attianese.

Complessivamente sono 1.575 rifiuti raccolti e catalogati nei 10 parchi monitorati in tutte le municipalità della città di Napoli, circa 1,5 rifiuto ogni metro quadrato monitorato. Raggruppati per categorie di materiali, i rifiuti dispersi nei parchi sono per il 66% di polimeri artificiali (1.034rifiuti), per il 17% di carta e cartone (268), per il 7% di metallo (109) e per 4% vetro e ceramiche (62); la restante percentuale di rifiuti è composta da rifiuti in gomma, legno trattato, tessili, bioplastica e materiali misti. Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 23% dei rifiuti raccolti (362 su 1.575totali), seguiti sacchetti di patatine e dolciumi e caramelle (150, il 10%) e da tappi e coperchi di plastica e anelli di tappi (135, il 9% del totale). Non mancano i frammenti non identificabili frammenti di carta (130, l’8%) e fazzoletti e tovagliolini con (71 con il 4%). Per quanto riguarda i mozziconi di sigarette, il parco in cui sono stati monitorati in maggior numero è a San Giovanni a Teduccio (Parco Massimo Troisi) con 200 mozziconi trovati in 100 m2, seguito da Napoli (parco Mianella) con 77.

“Interrompo dal San Paolo” sbarca al Club Napoli SMCV Azzurra tra ricordi, racconti e la voce delle protagoniste Serena Li Calzi ed Alessia Bartiromo

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Una bellissima serata al Club Napoli Santa Maria Capua Vetere Azzurra sito in via Luigi Sturzo, 94 dove ieri sera alle ore 20.30 è stato presentato il libro “Interrompo dal San Paolo”, curato da Pietro Nardiello e Giammarino Editore. Un progetto che ha visto coinvolte ben 20 tra scrittrici, giornaliste ed appassionate, che hanno dato vita ai ricordi legati alla radio ed alla famosissima trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”, dove lo “Scusa Ameri” o il suggestivo “Interrompo” dai vari stadi italiani ha segnato un’intera generazione. A sessant’anni dalla prima trasmissione andata in onda il 10 gennaio del 1960, il curatore Pietro Nardiello e la Giammarino Editore hanno ideato e supportato un progetto tutto al femminile, dando spazio non ai meri numeri ma alle emozioni ed alla fantasia, con la tipica sensibilità in rosa. Ogni scrittrice infatti, ha composto un racconto scegliendo un gol iconico della storia del Napoli, non per forza in termini di importanza di risultato ma anche per le emozioni cristallizzate nel tempo ed il significato simbolico che ha portato con sè. Storie autobiografiche, di fantasia e che parlano della quotidianità con un fil rouge rappresentato dall’azzurro del Napoli, così come il caffè, i pranzi della domenica, la famiglia, l’amore, la voglia di riscatto.

Il Club Napoli SMCV azzurra ha aperto così le porte ad una serata ricca di sorrisi, ricordi azzurri ed emozioni, che ha visto raccontare il progetto e gli scritti dalla voce di due delle venti scrittrici, le casertane Serena Li Calzi ed Alessia Bartiromo. Ad introdurre, il saluto del presidente Rosario Avenia che ha illustrato gli ambiziosi progetti del sodalizio sammaritano che nelle prossime settimane darà spazio anche a numerosi altri eventi culturali sempre in sede. A scandire i racconti delle due coautrici il moderatore Marco Falco e la voce del bravissimo attore Mario Di Fonzo che ha recitato due estratti dei racconti delle giornaliste. Per Serena Li Calzi, il gol di Marco Baroni con il quale il Napoli sconfisse la Lazio per 1-0 il 29 aprile 1990 laureandosi per la seconda volta campione d’Italia. Per Alessia Bartiromo invece, la rete del “Pampa” Sosa in Napoli-Frosinone del 30 aprile 2006 conclusasi con il risultato di 1-1, ultima rete segnata da un calciatore del Napoli indossando la maglia numero 10 che fu di Maradona prima del definitivo ritiro. Ospite d’onore della serata, l’ex calciatore del Napoli Ivano Trotta, accolto da un’ovazione dei presenti e che ha speso bellissime parole per i tifosi azzurri ed i suoi trascorsi all’ombra del Vesuvio, raccontando anche numerosi aneddoti esclusivi. Insomma, una serata davvero emozionante, durante la quale non si è parlato solo di calcio: spazio anche alle pari opportunità ed al concetto di meritocrazia uomo-donna nel lavoro e nella vita, alla famiglia, alle amicizia ed alle emozioni.

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La Dottoressa Rosalia Santoro, in una piazza gremita, porta gli auguri di tutta la comunità a Don Massimo Castiello per la sua ordinazione sacerdotale

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Pochi giorni fa, è stato ordinato sacerdote Don Massimo Castiello, carissimo e fraterno amico della Dottoressa Santoro, la quale riveste un importante ruolo nel mondo cattolico nella Diocesi di Aversa. A lei è stato affidato il compito di portare il saluto e gli auguri di tutta la comunità a Don Massimo, in occasione della celebrazione della sua prima messa a Lusciano dove erano presenti migliaia di persone.
Auguri a Don Massimo da parte di tutta la redazione del nostro gruppo editoriale.

De Luca torna al passato, nuovo obbligo di mascherine anche all’aperto in tutta la Campania

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L’aveva già preannunciato nella giornata di lunedì: con l’aumento esponenziale dei casi covid in Campania, è necessario tornare al passato, alle care e vecchie abitudini, per arginare così al meglio l’incubo “seconda ondata”. E così il Governatore Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza secondo la quale ritorna l’obbligo delle mascherine anche nei luoghi all’aperto in tutta la Campania, da oggi 24 settembre fino al prossimo 4 ottobre.

Come scrive Il Mattino, è quindi disposto l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto). L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva.

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