Alleanza ‘ndrangheta, camorra e mafia, il 20 maggio l’udienza preliminare con 143 imputati

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MILANO – Il gup di Milano Emanuele Mancini ha fissato regole rigide, tredici per la precisione, relative agli orari di ingresso nell’aula, tra le 8 e le 9, agli interventi delle difese per ogni udienza di discussione e alle “interlocuzioni” tra legali e imputati in videoconferenza previste nelle “pause”, regole necessarie per poter gestire, nel “pieno rispetto” dei “diritti di tutte le parti”, la maxi udienza preliminare a carico di 143 imputati a seguito dell’operazione “Hydra” della Dda e dei carabinieri del Nucleo investigativo.

Il procedimento si basa su un presunto “sistema mafioso lombardo” costituto da “appartenenti alle tre diverse organizzazioni”, Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra, e che sarebbe stato attivo tra Milano e Varese. L’udienza si celebra nell’aula bunker del carcere di Opera il 20 maggio e sono state fissate 23 date già fino al 25 luglio. Tra coloro per cui i pubblici ministeri Cerreti e Ferracane, con il procuratore Marcello Viola, hanno chiesto il processo, figurano Paolo Aurelio Errante Parrino, in carcere dal 28 gennaio e legato al mandamento di Castelvetrano in provincia di Trapani ed esponenti della famiglia palermitana Fidanzati, della cosca dei Rispoli e del gruppo campano dei Senese.