Alitalia, pesa l’allarme coronavirus: chiesta nuova cassa integrazione per 4mila dipendenti. Patuanuelli: “C’è dialogo con diversi soggetti”

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Il bando di cessione di Alitalia per le offerte non vincolanti “verrà pubblicato nelle prossime ore, credo ci sia una interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ore”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Pautuanelli. “Confido in una soluzione positiva”, ha aggiunto, anche se l’emergenza coronavirus “incide fortemente sulla vendita dei biglietti” e “non agevola certamente il cammino del commissario Leogrande”. Effetto coronavirus anche sulla già problematica crisi di Alitalia. L’emergenza legata all’epidemia arrivata dalla Cina ha infatti portato l’azienda a prendere in considerazione questa incertezza nella nuova procedura di cigs: con il risultato che la nuova cassa, che durerà altri 7 mesi, coinvolgerà quasi 4 mila dipendenti. Numeri che vengono immediatamente respinti dai sindacati, che chiedono l’intervento del Governo. La procedura aperta dall’azienda e comunicata ai sindacati, prevede altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. Nello specifico, si tratta di 1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), cui vanno ad aggiungersi un massimo di altri 2.785 dipendenti per imprevisti legati all’emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1680 personale di terra.