Rivolta nelle carceri, Maresca: “L’unica cosa che lo Stato non deve fare è mostrare debolezze e tentennamenti”

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Dopo la rivolta nelle carceri dei giorni scorsi, il magistrato anti-camorra, sostituto procuratore generale di Napoli, dice la sua al riguardo: “Non si è trattato di mere proteste ma di veri e propri attentati all’ordine democratico dello Stato. Il drammatico bilancio di morti, feriti e di devastazioni ne è testimonianza fin troppo evidente. In questi casi – aggiunge il magistrato – non c’é spazio per il permissivismo, per quell’atteggiamento di deplorevole tolleranza che nasconde una pesante e grave debolezza”. Secondo Maresca, infatti, l’unica cosa che lo Stato non deve fare è mostrare debolezze e tentennamenti. “Non solo niente patti, niente accordi, – avverte Maresca – ma neanche nessun passo indietro”. Un discorso diverso vale, invece, secondo il magistrato anticamorra, per i detenuti più deboli e più cagionevoli. “Ce ne sono – dice – e meritano tutela in una situazione di emergenza”.