Napoletano morto in Colombia, Bogotà assicura giustizia

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Il governo della Colombia ha assicurato che sarà fatta “giustizia piena”, senza “impunità”, nel caso della morte di Mario Paciolla, il napoletano di 33 anni impegnato come osservatore dell’Onu a San Vicente del Caguàn e trovato morto a casa sua il 15 luglio scorso per un apparente suicidio dai contorni tuttavia molto sospetti. Rispondendo ad una domanda dell’ANSA, il ministero degli Esteri colombiano ha assicurato che “l’impegno su questa vicenda è assoluto”, ed ha aggiunto che “la Procura ha dato al caso priorità, facendo progressi nell’inchiesta” sulla morte. “Speriamo – ha aggiunto il ministero – che le indagini avanzino con la rapidità e l’efficacia che ci aspettiamo. La Colombia compirà ogni sforzo necessario perché esista giustizia e non vi sia impunità”. Per questo le autorità colombiane hanno anche reso noto che le indagini sono seguite personalmente dalla vice procuratrice generale Martha Mancera che ha esplicitamente chiesto agli investigatori di valutare tutte le ipotesi possibili sul decesso di Paciolla.