Giggino Cesaro, “a purpett” per gli amici, fa candidare Caldoro: il presupposto è che candidi il figlio Armandino

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Un ritornello già sentito ed una musica che è sempre la stessa. Luigi Cesaro annunciò sulle colonne di diversi quotidiani nazionali che non si sarebbe più candidato. Le cose, si ricorderà, andarono poi diversamente e Cesaro si candidò in posizione blindata, come capolista al Senato. Ora l’obiettivo principale di Luigi Cesaro, “a purpett” per gli amici, è quello di salvare Armandino. Unica strada percorribile: quella di spingere per Caldoro come candidato presidente; un nome, quest’ultimo, poco gradito agli alleati Salvini e Meloni. Cesaro senior ha fatto, come si suol dire, i “diavoli a quattro” con Berlusconi, consentendo a Caldoro di spuntarla in questa diatriba, con una premessa – e promessa – ben precisa: ovvero, quella di candidare nuovamente Cesaro junior. Brutta figura a parte per Salvini e Meloni, la prospettiva di sedere all’opposizione per i prossimi cinque anni non impensierisce né Caldoro, né Cesaro junior. Quello che conta è garantirsi uno scranno in consiglio regionale. Il resto? Chi se ne frega! Questa è la politica del centrodestra in Campania.