Il premier Giuseppe Conte parla nella tarda serata di ieri in diretta su Facebook: “È necessario compiere un altro passo – dice – dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Chiusura delle fabbriche, dunque, come avevano chiesto le Regioni del Nord. Il premier assicura che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Il presidente del Consiglio, che ha parlato della “crisi più grave dal secondo dopoguerra”, sottolinea che si tratta di una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.
Coronavirus, il premier Conte: “Stop a tutte le attività non essenziali. Non è una decisione facile”
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