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Primo Piano - page 20

Import illegale di mascherine, smantellato traffico da 5mln di pezzi: blitz della GdF di Torino

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Quattrocentomila mascherine importate illecitamente per essere vendute in tutta Italia sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino. Nei guai quattro imprenditori cinesi: alla frontiera hanno dichiarato che il materiale era destinato a “servizi essenziali”, per usufruire dello “svincolo diretto”, ma era falso: progettavano di importare nello stesso modo 5 milioni di mascherine in una settimana. Le sedi legali e operative erano inesistenti, tanto che le prime 100mila mascherine sono state trovate in un ristorante di Sushi di Orbassano (Torino). Ora il prezioso carico finirà alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai pm Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura di Torino, che hanno coordinato le indagini.

Coronavirus, controlli del Nas in Rsa e centri di riabilitazione: 17% irregolari

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Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, su oltre 600 Rsa, centri di riabilitazione e lungodegenza e case di riposo controllati dai carabinieri del Nas, il 17% presentava irregolarità relative alla gestione delle procedure e degli spazi riservati a possibili casi di positività per il Covid-19 o alla formazione di operatori e la dotazione di dispositivi protettivi. Nelle 104 strutture non in regola, 61 persone sono state denunciate e 157 sanzionante. A causa delle gravi carenze sono state sospese o chiuse 15 attività ricettive, mentre i pazienti sono stati trasferiti in altri centri. Tra gli interventi più significativi, quelli nelle strutture di Taranto, Campobasso, Perugia, Reggio Calabria, Napoli, Roma, Cosenza, Udine e Torino. Complessivamente, dall’inizio dell’anno i Nas hanno eseguito controlli in 918 centri, di cui 183 sono risultate irregolari, circa il 20%.

Coronavirus, oltre 16mila denunce nel giorno di Pasquetta: dati del Viminale

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Record di denunciati a Pasquetta per il mancato rispetto delle misure di contenimento del Coronavirus. Sono state 16.545 – informa il Viminale – le persone sanzionate per aver violato i divieti di spostamento, 88 per aver fornito false dichiarazioni e 29 per violazione della quarantena. Sono state 252.148 le persone controllate e 62.391 esercizi commerciali: 146 titolari di attività sono stati denunciati e per 63 è stata disposta la chiusura.

Coronavirus, Arcuri: “La fine è ancora lontana, non fare sciocchezze”. A Monza sequestrate mascherine e farmaci anti-covid

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Nei prossimi giorni non fate sciocchezze, continuate a rafforzare se possibile il convincimento, l’obbligo di seguire le previsioni che in questo periodo vi abbiamo dato. La fine è ancora lontana. Vi continuo a supplicare, state in casa, state attenti e continuate ad essere responsabili come lo siete stati finora”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in conferenza stampa alla Protezione Civile. “Metteremo definitivamente alle spalle questa drammatica emergenza solo quando verrà scoperto un vaccino efficiente ed efficace. Fino ad allora abbiamo un solo antidoto: noi stessi, i nostri comportamenti”, ha detto Arcuri. “Devono servire anzitutto a prevenire e a contenere i contagi. Siamo noi che dobbiamo dare una mano a noi stessi. Non possiamo e non dobbiamo sbagliare i tempi dell’uscita della cosiddetta fase 1”. Mascherine protettive e farmaci cinesi spacciati per anti coronavirus, per circa 24 mila articoli venduti sottobanco, sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza all’interno di un negozio cinese nel centro di Monza. Le mascherine in vendita, teoricamente con vari tipi di filtri (da Ffp1 a Ffp3, fino a quelle chirurgiche) non erano a norma, così come i farmaci spacciati per rimedio al Covid-19, mai approvati o valutati dal ministero della Sanità. Il titolare del negozio, di nazionalità cinese, è stato denunciato per frode nel commercio, esercizio abusivo di farmacia e somministrazione di medicinali pericolosi per la salute pubblica. Il negozio è stato chiuso.

Coronavirus, Viminale: controlli rafforzati per Pasqua. Primi risultati misure di contenimento

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Una direttiva ai prefetti affinchè rafforzino i controlli per Pasqua è stata firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. I dati sull’epidemia, si legge, mostrano “i primi segnali di efficacia delle misure di contenimento”. È quindi importante che queste misure, si segnala, “siano pienamente operative in vista delle imminenti ricorrenze pasquali, tradizionalmente caratterizzate da un incremento dei flussi di traffico, in particolare sulle autostrade e sulle principali arterie di collegamento extraurbane del nostro Paese”. “E’ del tutto evidente – si legge nella circolare – che, nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico”. Al riguardo, “al fine di confermare l’incisività delle misure di contenimento”, si invitano i prefetti a “dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti che possono avere luogo in questo periodo, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza”.

Coronavirus, verso il prolungamento delle misure restrittive per 14 giorni: possibile proroga fino al 2 maggio

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Si va verso un prolungamento di 14 giorni delle attuali misure restrittive di isolamento previste dal dpcm in scadenza il 13 aprile, con una probabile ulteriore proroga delle misure di isolamento a casa almeno fino al 2 maggio. Lo apprende l’Ansa da fonti qualificate. Sarebbe inoltre in discussione l’eventualità che dopo Pasqua possano riaprire alcune piccole attività legate alla filiera agroalimentare e sanitaria, previo il rispetto delle misure di distanziamento. Incontro tra il premier Giuseppe Conte con i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo del vertice le misure di contenimento da mettere in campo per le attività produttive dopo il 13 aprile. Alla riunione in videoconferenza partecipa anche Confindustria.

Coronavirus, in calo i nuovi malati. Rezza: “Finalmente si intravede la discesa”. Speranza: “Indice contagio sotto1, non abbassare la guardia”

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Calo sensibile dei nuovi malati per coronavirus. Sono complessivamente 94.067 i malati in Italia. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 135.586. Il dato è stato fornito nel punto quotidiano della Protezione Civile. Sono 3.792 i pazienti nei reparti di terapia intensiva; di questi, 1.305 sono in Lombardia. Dei 94.067 malati complessivi, 28.718 sono poi ricoverati con sintomi e 61.557 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 17.127 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia. “Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi” ha detto Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità. Che aggiunge: “Nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo”. “In questo momento l’indice di contagio R con zero è leggermente sotto il dato 1 ed è un risultato straordinario se pensiamo che eravamo a 3 o 4, ovvero un soggetto positivo infettava fino a 3-4 persone, fino a qualche settimana fa”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. Ma “non dobbiamo abbassare la guardia. Stiamo lavorando al domani ma anche nella fase 2 – ha detto – dovremo convivere col virus, perchè il virus non scomparirà”.

Coronavirus, diminuiscono ancora i malati ricoverati nelle terapie intensive. Richeldi: “Siamo sulla strada giusta, bisogna perseverare”

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Calano ancora i malati di coronavirus ricoverati nelle terapie intensive: sono 3.898 i pazienti nei reparti. Di questi, 1.343 sono in Lombardia. Dei 93.187 malati complessivi, 28.976 sono poi ricoverati con sintomi e 60.313 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Sono 16.523 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia. Le persone guarite sono 22.837. “I dati confermano sostanzialmente il trend confortante che vediamo da qualche giorno, per efficaci misure di contenimento”. Lo ha detto Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico. “E’ una frenata brusca, un segnale” quella dei nuovi ricoveri per coronavirus nell’ultima settimana, secondo Richeldi. Dal 30 marzo al 6 aprile i nuovi ricoveri sono calati del 90%, da +409 a +27. “Per quanto ci lamentiamo che c’è tanta gente in giro – aggiunge – e considerando che il 20% delle attività lavorative è aperto e c’è un 10% di attività sociali, si tratta di un risultato eccezionale. Siamo sulla strada giusta, bisogna perseverare”.

Coronavirus, rallenta l’incremento del numero di vittime. L’Istituto Superiore di Sanità: “Se questi dati si confermano, dovremo cominciare a pensare alla fase 2”

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Emergenza coronavirus, i dati della Protezione Civile: sono complessivamente 91.246 i malati di coronavirus in Italia. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 124.632. Rallenta significativamente l’incremento del numero di vittime da Covid-19 in Italia rispetto ai giorni precedenti. Secondo l’ultimo bollettino, sono 15.887 i morti dopo aver contratto il coronavirus. “La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti, – ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano”.

Coronavirus, Borrelli: “Dovremo stare a casa anche l’1 Maggio, non credo che passerà questa situazione per quella data”

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Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrellia “Radio Anch’io” su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo. Il governo “ha garantito alle Regioni le risorse per i dispositivi di protezione individuale e per quelli necessari al superamento dell’emergenza” ha aggiunto Borrelli rispondendo a chi gli chiedeva dell’ennesimo scontro tra Governo e Regioni, in particolare con la Lombardia. “In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza – ha aggiunto Borrelli – ma nel momento in cui c’è stata l’emergenza è dovuto intervenire il governo”.

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