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Calcio, Malagò: “Benevento in serie A grazie a un capolavoro di sapienza tecnica e di lungimiranza societaria”

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Il #BeneventoCalcio torna in #SerieATIM con 7 giornate di anticipo grazie a un capolavoro di sapienza tecnica e di lungimiranza societaria”. Questo il messaggio di felicitazioni via twitter che il numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, ha pubblicato sul suo profilo personale dopo la promozione in Serie A della formazione campana. Malagò formula i suoi “complimenti al Presidente Vigorito, a Filippo #Inzaghi e a tutta la squadra per una stagione da record!”.

Prestazioni sanitarie, l’Asl di Caserta cancella i risultati di De Luca e dilata i tempi di pagamento da 30 a 60 giorni. Operatori al collasso

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I risultati ottenuti da De Luca, nel settore della Sanità, cancellati con un colpo di spugna dai vertici dell’Asl di Caserta. Una situazione insostenibile per il settore della riabilitazione neuro-motoria, per la specialistica ambulatoriale e per quello socio-sanitario (Rsa e centri diurni), dal momento che le determine di liquidazione delle prestazioni del mese di aprile restano ancora impantanate.

E’ solo grazie alle precedenti sollecitazioni di Notix se le relative determine sono state finalmente firmate dall’Asl ma gli addetti ai lavori sanno benissimo che l’iter, subito dopo l’apposizione della firma del dirigente responsabile, prevede in successione la numerazione, la pubblicazione e poi l’affidamento dei mandati alla Tesoreria per il pagamento delle stesse.

Ad oggi, per farla breve, siamo arrivati a 60 giorni e gli operatori della sanità accreditata ancora non hanno visto un centesimo. Prima che scoppiasse la pandemia da Covid-19, il governatore De Luca era riuscito ad ottenere un grande risultato, ovvero il pagamento delle prestazioni a 30 giorni. Risultato azzerato dai vertici dell’Asl di Caserta che hanno dilatato i tempi a 60 giorni, senza prendere minimamente in considerazione il fatto che gli stessi operatori, oltre a tutte le difficoltà quotidiane, hanno dovuto sostenere degli impegni economici importanti (tra dispositivi di protezione, lavori per garantire il distanziamento interpersonale, sanificazione e altro) che li hanno messi completamente in ginocchio.

L’Asl continua a fare orecchie da mercante e di fronte a situazioni simili ci vorrebbe soltanto il lanciafiamme del governatore De Luca

‘Ndrangheta, sgominato sodalizio: 12 arresti in Piemonte. Operazione coordinata dalla Dda

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La Squadra Mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo hanno sgominato un sodalizio di stampo mafioso ‘ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo. Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Torino per associazione di stampo mafioso e traffico di droga. Effettuate una trentina di perquisizioni. L’attività investigativa è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino.

Salvini viene in provincia di Caserta e si ritira a casa perdendo sindaci: brutta figura a Mondragone

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Che dire di questa giornata di Matteo Salvini in tour a Mondragone ed in provincia di Caserta? Una ennesima, brutta, figura: gli unici due sindaci sui quali la Lega poteva contare in Terra di Lavoro si sono dimessi. Uno smack che non gli era mai capitato. Ha sottovalutato l’emorragia interna e ha preso alla leggera la passerella a Mondragone.

Salvini voleva candidare un sindaco leghista al Comune di Caserta ma, intanto, gli unici sindaci sui quali la Lega poteva contare in Terra di Lavoro si sono dimessi

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Si sono dimessi dalla Lega, inviando una nota al segretario provinciale Salvatore Mastroianni. Stiamo parlando di Luciano Fatigati, sindaco di Tora e Piccilli, e di Gabriele Piatto, sindaco di Frignano. Le dimissioni dei due sindaci arrivano proprio nel giorno della visita, contestata da molti, di Salvini a Mondragone. E se da un lato il leader della Lega pensava di candidare un sindaco espressione della Lega a Caserta, dall’altro deve prendere atto che due sindaci autorevoli si sono dimessi, essendo venute meno le condizioni che erano alla base del progetto iniziale. “Circa due anni fa – scrivono i due sindaci – avevamo aderito alla Lega con la convinzione che il nuovo percorso proposto da Salvini ponesse al centro dei propri obiettivi un rinnovato e reale rispetto per il Meridione. Appariva scontato che per realizzare questo progetto fosse necessario valorizzare gli uomini e le risorse del territorio attribuendo ai parlamentari ed a tutta la classe politica della Campania una profonda fiducia soprattutto alla luce degli eccezionali risultati delle elezioni europee che, in alcuni punti del nostro territorio, avevano fatto raggiungere picchi di consenso superiore al 40%. Dobbiamo dire a malincuore – tuonano – che tale fiducia non è stata assolutamente ricambiata. Anzi, l’intera classe politica della Campania è stata profondamente mortificata con un comportamento che sa tanto di colonizzazione”.

Seguono aggiornamenti

Regionali in Campania, Cesaro: “Non mi ricandido alle prossime elezioni, ho deciso di fare un passo di lato”

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Ho riflettuto a lungo e in queste elezioni regionali ho deciso di fare un passo di lato, nella serenità che mi ha sempre contraddistinto”. Lo ha detto Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale della Campania, annunciando che non si ricandiderà alle elezioni del prossimo settembre. Cesaro era stato duramente criticato dal leader della Lega Matteo Salvini, dopo i provvedimenti giudiziari che hanno colpito la sua famiglia. “Il presidente Berlusconi – ha aggiunto – aveva dato l’ok alla mia candidatura, quindi è una decisione personale. In queste settimane ho subito attacchi ingiusti da parte di Salvini. Attacchi che ritengo non meritavo, forse ero diventato un problema politico per qualcuno e con serenità faccio questo passo di lato, che non è dovuto a chi mi chiede di farlo. Sono anche incappato in un procedimento giudiziario per voto di scambio nel 2015, che è l’unico procedimento che mi vede protagonista. Nelle altre inchieste non c’è il mio nome. Lo dico a qualcuno che da fuori cerca di invischiarmi in vicende che non mi appartengono. Sul procedimento di voto di scambio sono sereno, finalmente a ottobre dovrebbe esserci un’udienza”.

Carabiniere travolto da auto con ladri in fuga, è grave: nel Bolognese è caccia a due uomini per tentato omicidio

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Sono in corso le ricerche di due persone che nelle prime ore di questa mattina hanno travolto un carabiniere, di 48 anni, ora ricoverato in prognosi riservata. È successo a Mordano, in provincia di Bologna. I due farebbero parte di una banda, che, intorno alle 4, ha tentato un furto in una tabaccheria a Lugo, nel Ravennate. Sono fuggiti, la loro auto è stata intercettata da una pattuglia e il militare è stato investito. I due sono ricercati per tentato omicidio.

Gestivano piazze di spaccio tra Quarto e Napoli, 14 arresti dei carabinieri

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Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, di cui 8 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 14 persone gravemente indiziate di associazione finalizzata al traffico illecito, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Per uno dei destinatari della misura è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso per aver favorito nel 2019 la latitanza di un soggetto di spicco del clan “Orlando” egemone nel comune di Marano di Napoli e Quarto. L’indagine ha permesso di ricostruire le 2 organizzazioni criminali deputate allo spaccio di sostanze stupefacenti operanti nei territori di Quarto Flegreo e Napoli (quartiere Fuorigrotta). Il “business” della droga veniva realizzato seguendo prevalentemente 2 modus operandi: il primo fondato su una vendita statica dello stupefacente; il secondo, invece, basato su un canale dinamico. La vendita “statica” avveniva per mezzo di “piazze di spaccio” realizzate temporaneamente per la vendita dello stupefacente, in punti di maggior afflusso da parte dei giovani acquirenti (bar, pub, pizzerie, sale scommesse, piazze e, in alcuni casi, le abitazioni degli indagati) che consentiva ai vari pusher di aumentare il proprio volume di affari. Lo spaccio avveniva grazie anche all’aiuto di alcuni fiancheggiatori, che avevano il compito di avvisare i pusher in caso di controlli da parte delle Forze di Polizia. La vendita dinamica, invece, avveniva mediante appuntamenti concordati a mezzo telefono tra spacciatore e acquirente, rendendo difficile e imprevedibile l’individuazione del luogo dell’incontro. L’attività ha consentito di recuperare circa due chili di sostanza stupefacente del tipo hashish, marijuana e cocaina, una piantagione di marijuana, di arrestare 6 persone in flagranza di reato, nonché di individuare e trarre in arresto gli autori di un furto avvenuto all’interno di un istituto scolastico del comune di Quarto

Scuola, la ministra Azzolina annuncia: “Per settembre 2,5 miliardi”

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Quando sono arrivata al ministero ho chiesto di poter vedere i conti e i soldi non spesi. Mi è stato detto che ero il primo ministro a fare questa domanda. C’erano 800 milioni di euro di Pon (programma operativo nazionale del Ministero dell’Istruzione) non spesi e ora li stiamo spendendo. Quindi quel miliardo che si cercava in realtà c’era già ma nessuno lo aveva visto. Quindi per settembre abbiamo 2,5 miliardi, perché 1,5 lo avevamo messo nel decreto rilancio e ora abbiamo un miliardo in più”. Così la ministra per l’Istruzione Lucia Azzolina ai microfoni di Radio 24.

Porto di Genova, sequestrati 800mila guanti in lattice: operazione della Guardia di Finanza

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Gli uomini del II Gruppo della Guardia di Finanza ed i funzionari delle dogane di Genova hanno sequestrato nel porto di Genova Pra’ 800mila guanti in lattice. Il carico proveniva dalla Malesia ed era destinato a una azienda di fabbricazione gomma della provincia di Lecco. Secondo quanto emerso, il materiale era sprovvisto della documentazione tecnica che avrebbe dovuto accompagnare il carico e che ne attestasse i requisiti necessari e previsti per la regolare commercializzazione. La merce, per un peso complessivo di 8 tonnellate, è stata sequestrata e i responsabili sono stati denunciati per frode in commercio e vendita di prodotti con segni mendaci. Dall’inizio dell’epidemia, il secondo gruppo ha sequestrato o requisito un totale di circa 6,5 milioni di guanti in lattice, 2,3 milioni di mascherine, 7 mila litri di alcol etilico, oltre 29 mila visiere protettive, 168 mila camici chirurgici e denunciato all’Autorità Giudiziaria, per vari reati, 12 soggetti responsabili.

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